Radici di Comunità in Cascina Cuccagna

Un dispositivo educativo innovativo per persone fragili: dalla cura del verde urbano alla generazione di benessere circolare

Da Milano, La Mescolanza Impresa Sociale e Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna presentano un modello replicabile in ogni contesto cittadino, che coltiva inclusione sociale e lavorativa, e benessere per le comunità.

Il programma di apprendimento offerto da “Radici di Comunità” si svolge, nell’arco di dieci mesi, nelle aree verdi e negli spazi laboratoriali di Cascina Cuccagna a Milano, e mira ad offrire conoscenze e competenze sulla progettazione del verde urbano in chiave estetica e funzionale, a rigenerare aree verdi dismesse e a sensibilizzare sui temi ambientali, in ottica degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Dopo la prima fase dedicata alla raccolta delle candidature e alla selezione dei tirocinanti, entra nel vivo il modello di inclusione “Radici di Comunità” presentato a Milano da La Mescolanza Impresa Sociale e Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna il 26 maggio scorso, e sostenuto da Fondazione Alia Falck, Fondazione Banca Popolare di Milano e Fondazione AEM.

A poche settimane dall’avvio emerge il valore di novità dell’iniziativa nell’ambito dei progetti di inclusione sociale e lavorativa dove la cura del verde urbano diventa strumento di crescita individuale e della comunità.

La natura che cura con “Radici di Comunità”: un modello che coltiva inclusione sociale e lavorativa, e benessere per le comunità

È noto come la natura e il verde abbiamo un potere straordinario sulla salute e sul benessere di ognuno. “Radici di Comunità” porta qualcosa di nuovo in questo scenario: mentre gli esempi citati si svolgono solitamente in contesti agricoli, boschivi e in aree verdi di campagna o privati, aziende e strutture assistenziali, questo progetto applica le logiche della cura del verde per l’inclusione – sociale e lavorativa – in un luogo urbano, e nello specifico nella riqualificazione di uno spazio urbano dismesso come il Nuovo Vicolo Cuccagna,  portando benessere e bellezza non solo a chi si dedica a questa attività ma anche a chi la vive da cittadino; in sintesi generando “benessere circolare”.

“Radici di Comunità” avvia così a Milano un modello di inclusione replicabile in qualsiasi contesto cittadino: è un dispositivo educativo innovativo nel senso ampio del termine in quanto attiva un processo di acquisizione di conoscenze, abilità, valori e comportamenti, risponde a bisogni trasversali e condivisi, si rivolge a persone con diverse fragilità – persone affette da autismo, donne vittime di violenza, migranti, detenuti, persone con disabilità intellettive e relazionali, o che vivono l’abbandono scolastico –, e non in modo esclusivo a singole categorie; la comunità diventa risorsa fondamentale; questo progetto non è solo un percorso formativo ma è soprattutto un processo educativo al cui centro ci sono le relazioni umane autentiche e significative.

I protagonisti di “Radici di Comunità”, attraverso un tirocinio retribuito e un percorso di formazione di nuove competenze nella pratica del giardinaggio urbano, generano impatto sociale nelle comunità d’appartenenza occupandosi della riqualificazione di aree abbandonate, proprio come nel Nuovo Vicolo Cuccagna, contribuendo a rendere gli spazi urbani più ecologici, vivibili e inclusivi.

E non solo, diventano tutor per i cittadini: nel programma delle domeniche bestiali di Cascina Cuccagna a Milano sono infatti parte attiva del palinsesto di eventi con diversi incontri che attivano processi di co-progettazione e interventi di cura, rigenerazione e gestione dei beni comuni in forma condivisa, sensibilizzazione sui temi ambientali e sui benefici che la natura ha nei confronti della salute dei cittadini.

Tra gli eventi attivati nell’ambito di “Radici di Comunità”: “Il Vicolo che sarà!” un laboratorio partecipato, insieme ad Atelier delle Verdure, lo studio di architettura e paesaggio che collabora al progetto di rigenerazione della nuova area; il “Plant Swap Party”, la festa del baratto delle piante, dove assieme ai tirocinanti ci si scambiano piantine, semi ma anche consigli, storie, esperienze, trucchi e segreti; e Terrarium – un mondo in miniatura”, dove con i protagonisti di “Radici di Comunità”, adulti e bambini, apprendono che costruire un terrario è come creare un piccolo mondo, un ecosistema, dentro un contenitore di vetro, utilizzando piante grasse e/o officinali, strati di terra, sassi e carbone attivo, un modo per imparare così le relazioni tra piante, suolo e ambiente.

I laboratori e gli eventi proseguono con intensità in settembre fino alla Milano Green Week.

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